Nel nostro paese sono sicuramente poco conosciuti, ma oltreoceano, da dove provengono, i My Morning Jacket sono una band di rilievo nazionale.
Il loro leader, Jim James, ha collaborato ad un numero infinito di progetti, tra i quali la colonna sonora di I’m Not There, il film biografico su Bob Dylan, un disco di cover di George Harrison e insieme ad altri artisti del calibro di Conor Oberst dei Bright Eyes ha registrato un album sotto il poco modesto nome di Monsters Of Folk.
Ma questo è un Ep per “celebrare la città natale” del gruppo, ovvero Louisville in Kentucky; infatti le sette canzoni che compongono questo disco sono state registrate tra due concerti tenuti nella cittadina americana.
L’Ep comincia con Evil Urges, tratta dall’omonimo album, pubblicato nel 2008. E’ chiaro fin da subito quale sia il rapporto che i My Morning Jacket abbiano con i concerti, essendo questo il secondo album live pubblicato dalla band dopo Okonokos.
E infatti, Evil Urges, così come le altre sei canzoni dell’album, si trasforma, prendendo corpo e compattezza. E così anche i detrattori devono inchinarsi alla spaventosa bravura di un gruppo che fa della dimensione live la sua vera forza.
Highly Suspicious e Librarian sono altre due tracce tratte dall’ultimo lavoro in studio, mentre le altre canzoni sono meno recenti. Where To Begin fa parte della colonna sonora di Elizabethtown, film di Cameron Crowe, ambientato proprio in Kentucky, mentre Gideon proviene da Z, forse il loro vero capolavoro.
L’Ep (anche se è riduttivo chiamarlo in questo modo, visto che la durata oltrepassa i 47 minuti!) si conclude con la epica Dondante, anche questa tratta da Z, che dai 7 minuti dell’album passa ai 14 dell’esecuzione live, tributando al pubblico un lungo e calorosissimo arrivederci.
E alla fine è proprio questo il significato di questo Ep, ovvero un ringraziamento ai (tanti) fan che li adorano e che li reputano una delle migliori band live del mondo.
Io sono uno di loro.
Tracklist:
1. Evil Urges
2. Highly Suspicious
3. Gideon
4. Where To Begin
5. Librarian
6. Phone Went West
7. Dondante
Francesco Ruggeri
Il loro leader, Jim James, ha collaborato ad un numero infinito di progetti, tra i quali la colonna sonora di I’m Not There, il film biografico su Bob Dylan, un disco di cover di George Harrison e insieme ad altri artisti del calibro di Conor Oberst dei Bright Eyes ha registrato un album sotto il poco modesto nome di Monsters Of Folk.
Ma questo è un Ep per “celebrare la città natale” del gruppo, ovvero Louisville in Kentucky; infatti le sette canzoni che compongono questo disco sono state registrate tra due concerti tenuti nella cittadina americana.
L’Ep comincia con Evil Urges, tratta dall’omonimo album, pubblicato nel 2008. E’ chiaro fin da subito quale sia il rapporto che i My Morning Jacket abbiano con i concerti, essendo questo il secondo album live pubblicato dalla band dopo Okonokos.
E infatti, Evil Urges, così come le altre sei canzoni dell’album, si trasforma, prendendo corpo e compattezza. E così anche i detrattori devono inchinarsi alla spaventosa bravura di un gruppo che fa della dimensione live la sua vera forza.
Highly Suspicious e Librarian sono altre due tracce tratte dall’ultimo lavoro in studio, mentre le altre canzoni sono meno recenti. Where To Begin fa parte della colonna sonora di Elizabethtown, film di Cameron Crowe, ambientato proprio in Kentucky, mentre Gideon proviene da Z, forse il loro vero capolavoro.
L’Ep (anche se è riduttivo chiamarlo in questo modo, visto che la durata oltrepassa i 47 minuti!) si conclude con la epica Dondante, anche questa tratta da Z, che dai 7 minuti dell’album passa ai 14 dell’esecuzione live, tributando al pubblico un lungo e calorosissimo arrivederci.
E alla fine è proprio questo il significato di questo Ep, ovvero un ringraziamento ai (tanti) fan che li adorano e che li reputano una delle migliori band live del mondo.
Io sono uno di loro.
Tracklist:
1. Evil Urges
2. Highly Suspicious
3. Gideon
4. Where To Begin
5. Librarian
6. Phone Went West
7. Dondante
Francesco Ruggeri