domenica 22 novembre 2009

Jamie T - Kings & Queens


Che Jamie Alexander Treays fosse un pargolo promettente lo si era capito dal suo album di debutto, Panic Prevention. Gemme come Sheila, Salvador e, ovviamente, If You Got The Money gli fruttarono interviste, plausi e fama a soli ventun’anni.
Un qualsiasi ventunenne, dopo un successo del genere, si sarebbe (giustamente) adagiato sugli allori. Invece Jamie T si è rinchiuso nello studio con la sua band, i The Pacemakers, e ha sfornato un album addirittura migliore del precedente.
L’irresistibile miscuglio di hip-hop, punk, funk, ska e accento tipicamente londinese che caratterizzava il precedente lavoro, ritorna in maniera addirittura maggiore in questo Kings & Queens.
Il primo singolo, Sticks ‘N’ Stones, trasmette uno tsunami di buonumore e di vitalità, ed è una sorta di inno al divertimento eccessivo. Sulla stessa onda viaggiano anche Chaka Demus, che prende il nome da un musicista e DJ Giamaicano, e la successiva Spider’s Web.
L'impressione generale che rimane ascoltando il disco, è che Jamie T sia in grado di produrre ottima musica senza grande sforzo.
Lo aiuta il fatto di non prendersi troppo sul serio, e la capacità di scrivere dei testi nei quali i suoi coetanei possono riconoscersi, rendendolo una sorta di allegro menestrello della Londra di oggi. Emily’s Heart ne è il perfetto esempio: una malinconica ballata acustica che parla di Emily e del suo cuore spezzato. Qui Jamie mette da parte le strofe hip-hop e canta gentilmente la storia di Emily che, sopraffatta dal dolore, decide di sparare al suo ex ragazzo, uccidendolo.
Jamie T racconta l’adolescenza britannica senza vergogna. Così come Sheila in Panic Prevention parlava di ragazzi al limite, la prima traccia di Kings & Queens, 368, parla di alcool e droga.
Ed è proprio in questi brani che emerge l’aspetto cantautorale del ragazzo di Wimbledon. E’ importante non dimenticarsi infatti, che Jamie T scrive testi e musica di tutte le sue canzoni, cosa che amplifica il valore, già elevato, di tutti i suoi lavori.
Castro Dies, che suona quasi come i Beastie Boys dei tempi d’oro, è la canzone che Mike Skinner dei The Streets ha sempre sognato di saper scrivere, ma non ne è mai stato in grado.
I paragoni con lo stesso leader dei The Streets si sono sprecati in questi anni, ma Jamie T è già anni luce davanti.
Nonostante il modo di porsi trasandato, casinista e sbevazzone, Jamie T spicca nella musica britannica degli ultimi anni non solo per originalità, ma soprattutto per qualità.
Se Panic Prevention era un promettente inizio, questo Kings & Queens è un decisissimo passo avanti.
Vivamente consigliato.

Tracklist:
1. 368
2. Hocus Pocus
3. Sticks ‘N’ Stones
4. The Man’s Machine
5. Emily’s Heart
6. Chaka Demus
7. Spider’s Web
8. Castro Dies
9. Earth Wind & Fire
10. British Intelligence
11. Jilly Armeen


Francesco Ruggeri

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