Direttamente da Melbourne, surfando sull’hype generato dal singolo Sweet Disposition, in rotazione un po’ ovunque, gli Australiani Temper Trap pubblicano il loro primo lavoro in studio: Conditions.
La band, insieme da pochissimo tempo, è formata da Dougy Mandagi, voce, Lorenzo Sillitto, chitarra, Toby Dundas, batteria e Johnathon Aherne, basso.
Il frontman, Dougy Mandagi, ha dichiarato che le maggiori influenze musicali del gruppo provengono da Radiohead, David Bowie e Arcade Fire, anche se ascoltando l’album nella sua interezza, sembrano più orientati verso un rock alternativo “intelligente”, diciamo alla Coldplay ma con più ritmo.
Molto più ritmo.
Partiamo proprio da Sweet Disposition, che senza dubbio è la traccia trainante dell’intero album. E’ una canzone emozionante, nel vero senso della parola, con un atmosfera davvero intima e avvolgente e non a caso è stata utlilizzata nella colonna sonora del film 500 Giorni Insieme.
Love Lost potrebbe tranquillamente provenire da un disco degli Snow Patrol, con la voce di Dougy Mandagi a farla da padrone sopra ad un orecchiabile motivetto di tastiere.
In Down River si nota di più l’influenza degli Arcade Fire. Infatti compaiono archi, trombe e addirittura uno xilofono, in una canzone decisamente allegra e positiva.
Un po’ in controtendenza la successiva Soldier On, molto più lenta e malinconica.
La traccia comune dell’album è la voce di Dougy Mandagi, che senza fatica si sposta dal falsetto di Sweet Disposition o di Fools ai vocalizzi di Fader, altra traccia musicalmente interessante.
Resurrection mi prende alla sprovvista, con le sue divagazioni elettroniche, e mi stupisce in quanto ad originalità. Una canzone che non avrebbe sfigurato in un album dei Tv On The Radio.
Questo quartetto australiano ha sfornato un album davvero interessante, completo e valido dal punto di vista musicale.
La loro capacità di variare da canzoni che sembrano scritte per i telefilm adolescenziali, a brani vibranti e incalzanti come Science Of Fear, o la conclusiva e strumentale Drum Song, è davvero da applausi.
Il talento è abbondantissimo, hanno già una buona base di fan e un singolo strepitoso per radio.
Insomma, ne sentiremo sicuramente riparlare.
Tracklist:
1. Love Lost
2. Rest
3. Sweet Disposition
4. Down River
5. Soldier On
6. Fader
7. Fools
8. Resurrection
9. Science Of Fear
10. Drum Song
Francesco Ruggeri
1 commento:
Bell'articolo! (e ovviamente bell'album, il più bello del 2009 secondo me!)
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